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Vi parliamo del cibo industriale perché è quello che abbiamo imparato a conoscere; esiste anche la dieta casalinga, basata su alimenti preparati con carne fresca e cruda (la cosiddetta BARF), ma è questione differente che vi consigliamo di considerare solo se avete tempo da dedicargli perché necessita della preparazione e di curare i dosaggi. La sola carne cruda non è un alimento completo ed i gatti hanno bisogno di molte sostanze che non è sempre facile reperire e soprattutto dosare correttamente. Se non potete dedicare parte del vostro tempo alla BARF (di cui potete reperire facilmente tutte le informazioni su internet), che è sicuramente la dieta più naturale, vi consigliamo quindi di lasciar perdere.


 

Premessa

 

IL SETTORE DEL PET-FOOD

 

Il mercato del cibo per animali domestici è letteralmente esploso negli ultimi anni, come facilmente verificabile dal numero di attività commerciali collegate. Il settore è stato recentemente normato in sede europea (Regolamento CE n . 767/2009 del 13 luglio 2009 sull’immissione sul mercato e sull’uso dei mangimi) e quindi oggi siamo sicuri di avere a disposizione prodotti controllati e di una certa qualità.

 

Il panorama delle industrie del pet-food è molto variegato e ovviamente l'offerta è molto ampia: i mangimi spaziano da preparati derivati da scarti di lavorazione di alimenti ad uso umano (sempre più diffusi) al cibo fabbricato con prodotti meno nobili, destinati solamente al pet-food. Essere informati è quindi essenziale per districarsi nelle innumerevoli proposte delle aziende.

 

Esiste anche il cibo cosiddetto "medicato", consigliato ai gatti con problemi di salute, sul quale però non diremo nulla, come scritto in premessa.

 

Imparando alcuni semplici concetti e sapendo cosa guardare potrete fare una scelta rapida e soprattutto consapevole, giudicando voi stessi il prodotto che avrete tra le mani.



 

Alcuni aspetti generali

 

I gatti, come gli uomini, sono diversi tra loro, hanno esigenze e gusti differenti: pertanto l'alimentazione andrà studiata ad hoc per ogni micio. Col tempo imparerete a capire ciò che il vostro gatto preferisce e quindi a costruire la sua dieta ideale. Tuttavia esistono alcuni concetti di base che vanno tenuti nella dovuta considerazione:

 

  • il gatto in natura assumerebbe tutti i nutrienti di cui ha bisogno dalle prede;

  • il gatto è un animale strettamente carnivoro (carne e pesce).


 

Attenzione: una dieta vegana, considerando il suo apparato digerente ed il suo metabolismo, non rispetta la fisiologia del gatto. Togliere la carne al proprio micio, quindi le proteine di origine animale, può portarlo ad avere problemi di salute.


 

Quello che va cercato in un cibo industriale è quindi prima di tutto la carne (che può essere fresca o essiccata): tutto ciò che non è carne viene aggiunto perché questo alimento perde parte dei suoi nutrienti in fase di lavorazione e cottura.


IL PREZZO

 

Il nostro micio ha tutto il diritto di essere nutrito nel miglior modo possibile: questo non significa necessariamente acquistare i prodotti più cari del mercato ma è certo che se vogliamo spendere il giusto prezzo dobbiamo conoscere alcune nozioni di base.

Un prezzo elevato non è necessariamente sinonimo di cibo migliore e dunque la “qualità” effettiva dobbiamo saperla riconoscere. Un modo molto semplice di “contenere la forbice” di prezzo con i prodotti meno costosi è acquistare quantità maggiori di cibo; anche per questo motivo è utile sapere cosa cercare. Un altro modo di risparmiare è ovviamente quello di acquistare dai negozi on-line che normalmente propongono prezzi più bassi oltre ad offrire una scelta maggiore e prodotti di qualità non sempre rinvenibili nei negozi fisici.

 

Il prezzo è comunque un buon metodo per orientarsi tra i cibi industriali, anche se non è necessariamente sempre la regola. Grossomodo potete considerare tre fasce: sia per il secco che per l'umido, i cibi fino a circa 5 euro al kg sono generalmente di scarsa qualità; quelli tra 5 e 10 euro al kg di media qualità e oltre i 10 euro al kg di ottima qualità (in questo caso ci riferiamo alle confezioni più piccole).

 

Mai spaventarsi di fronte ai prezzi: quando avrete consapevolezza del fatto che spendendo poco di più potrete dare a micio alimenti molto migliori ve ne farete una ragione; come per noi anche per micio l'alimentazione è la base del viver sani.

 

LA FISIONOMIA DEL CIBO

 

Il cibo industriale per gatti può presentarsi sotto diverse forme. Questa caratteristica, benché non sia determinante per una valutazione qualitativa dell'alimento, soprattutto per il secco, ci può mettere però sulla buona strada per l'umido.

 

Le crocchette infatti, che sono ricavate per estrusione, hanno foggia e colori differenti ma generalmente l'aspetto che presentano è per tutte quello del bocconcino di qualche millimetro: impossibile orientarsi. Il cibo umido invece ha un aspetto più variegato che dipende dal tipo di preparazione e si può trovare sotto forma di sfilaccetti, bocconcini, paté e mousse.

 

In linea di massima i cibi migliori sono proposti come sfilaccetti e paté; infatti derivando grossomodo da triturazione degli ingredienti, lasciano più intatto l'alimento, rendendolo più riconoscibile. Bocconcini e mousse, prestandosi a dissimulare completamente il contenuto (entrambe sono miscele), si prestano più spesso all’utilizzo di prodotti di scarsa qualità.

 

Inoltre il cibo umido viene solitamente confezionato con salse, gelatine o brodo. Quest'ultimo non deve destare sospetti essendo il residuo di cottura del cibo; le gelatine si trovano sia nei prodotti di alta qualità che low-cost e quindi sono poco indicative mentre le salse, prestandosi anch'esse a varie sofisticazioni, sono preferibilmente da evitare. Evidentemente una quantità abnorme di brodo, gelatina o salsa serve ad abbassare il costo del prodotto ma anche il suo apporto nutritivo.

 

 

Cosa bisogna sapere


 

CONOSCERE LE ETICHETTE

 

La consapevolezza passa per la conoscenza: leggere le ricette è questione indispensabile e dirimente per stabilire la bontà di un prodotto, peraltro è esercizio piuttosto semplice quando si sa cosa cercare. Mai fidarsi dei marchi: non sono necessariamente garanzia di qualità. Spesso i produttori hanno linee di prodotto molto differenti per coprire tutte le fasce di mercato (low-cost e premium, per usare termini in voga). Normalmente sulle confezioni di cibo industriale sono riportate tutte le informazioni che seguono; se non le trovate, cercatele sul sito del produttore (nei negozi on-line è operazione molto più semplice perché i prodotti sono presentati con molta più cura).

UN BREVE CENNO SULLE PARTICOLARTA’ METABOLICHE DEL GATTO

(…e di conseguenza alle sue necessità nutrizionali)

 

Il gatto ha un particolare metabolismo energetico perché:

 

  • E’ un carnivoro obbligato e necessita di nutrienti presenti solo in alimenti di origine animale

  • Ha un particolare metabolismo proteico: mangia e distrugge in continuazione proteine per ricavarne energia mentre non può ricavarla da granaglie, patate e verdure

  • Ha un particolare metabolismo dei grassi: ha bisogno di omega3, omega6, e di altri grassi animali

  • Ha un particolare metabolismo delle vitamine: alcune le deve assumere bell’e pronte dal cibo ed in generale ha bisogno di quantità maggiori rispetto al cane

  • Il suo organismo non può produrre la taurina e quindi deve assumere anche questa bell’e pronta

 

Detto questo ci addentriamo nel vivo della questione. Come sappiamo il cibo industriale può essere umido, di solito contenuto in lattine, o secco cioè le crocchette. Facciamo quindi una distinzione molto semplificata.

 

CIBO UMIDO

 

Può essere:

 

  • complementare: se contiene solo carne e sottoprodotti cotti e di solito poco riso, questi ultimi presenti soprattutto nelle mousse e bocconcini, mentre se è costituito da sfilaccetti contiene muscolo. Il cibo complementare contiene pochi grassi

 

  • completo: quando contiene più grassi ed è addizionato anche dei nutrienti essenziali che vengono persi durante la cottura. I grassi, contrariamente a quanto possa sembrare, sono importanti per il metabolismo del gatto perché, come è stato detto, è diverso dal nostro

 

Come facilmente comprensibile, un cibo “completo” contiene tutti gli elementi di cui necessita il gatto (muscolo, fegato, gola, intestini, ecc), ovvero quelli di cui si ciberebbe in natura mangiando una preda che naturalmente apporta tutti i nutrienti di cui ha bisogno (inoltre ha gli additivi nutrizionali essenziali). Diffidate dei nomi dei prodotti: un cibo completo lo si riconosce solo guardando cosa contiene, ovvero leggendo la ricetta.

CIBO SECCO

 

E’ un cibo molto comodo, formulato “a tavolino con carta e penna”.

Se di buona qualità contiene un’elevata percentuale di proteine (anche il 70% e oltre), una quantità di grassi attorno al 20% (questi grassi dovrebbero essere di provenienza animale e non vegetale) ed una bassa percentuale di granaglie e patate. Essendo addizionato di nutrienti essenziali che vengono persi durante la lavorazione è da ritenersi quasi sempre un alimento completo.

 

INGREDIENTI

 

Possiamo distinguerli in ingredienti di base, additivi nutrizionali, conservanti e aromatizzanti

 

INGREDIENTI DI BASE

 

La gran parte del cibo industriale contiene carne, pesce, pollo, maiale, manzo e loro sottoprodotti (i sottoprodotti sono reperibili a buon prezzo) e, sporadicamente, parti più nobili di altri animali, magari in percentuale ridotta. L'altra grande famiglia di ingredienti sono i cereali che però i gatti non tollerano bene (la letteratura è un po' discordante sui cereali ma noi sappiamo che in natura un gatto non si ciberebbe di riso o mais, quindi stiamo dalla parte della ragione, limitandoli al massimo). Talvolta si trovano le verdure, alimento di cui il gatto si ciba in minima parte (più che altro perché lo troverebbe nell'apparato digerente della preda, così come i cereali). Infine si possono trovare alcuni ingredienti, solitamente impiegati in percentuali ridottissime, come uova ed erbe, che servono per i piccoli apporti di nutrienti che altrimenti andrebbero aggiunti chimicamente.

 

In generale bisogna prediligere le ricette semplici con grandi quantità di carne fresca o essiccata. Questo è quello che va fatto in massima parte per essere certi che il gatto assuma alimenti con un profilo nutritivo adeguato. Un buon cibo industriale deve quindi contenere in gran parte (almeno il 70%) carne e sottoprodotti.

 

 

NB: per legge gli ingredienti devono essere indicati in ordine decrescente di % di contenuto, quindi ai primi posti devono esserci ingredienti di qualità per avere buoni preparati (quando cereali e patate stanno ai primi posti saremo quindi di fronte a un prodotto mediocre dal punto di vista nutrizionale). Se la % dei prodotti, umidità inclusa, non arriva almeno all’ 80% è perché evidentemente la restante parte del contenuto riguarderà la miscela di cui è tutelato il segreto (e quindi l'informazione non è completa).

 

ADDITIVI NUTRIZIONALI

 

Normalmente il cibo industriale “umido”, essendo piuttosto carente di sostanze nutritive (perché viene cotto) necessita di essere addizionato. Anche il cibo “secco” contiene additivi ma dovrebbe averne in quantità minori perché già ricco di suo. Per valutare seriamente gli additivi nutrizionali bisognerebbe essere dei nutrizionisti quindi utilizziamo il buon senso. Elementi e sostanze come: il calcio, il fosforo e la taurina non possono mancare (la taurina, fondamentale per occhi e cuore del gatto – dev'essere presente sia nel secco che nell'umido - viene distrutta durante la cottura del cibo) come anche la vit. A, la vit. PP, la vit. D3, gli omega3 e omega6 perché il gatto non li può produrre nel suo organismo, come detto, e deve quindi ingerirli con l’alimentazione, mentre altri additivi normalmente stanno ad indicare carenze via via più marcate del preparato o, peggio, la presenza di appetizzanti, coloranti ed altre sostanze utili solo a rendere mangiabile un alimento di scarsa qualità. In sostanza un buon cibo non necessita di additivi appetizzanti: anche in questo caso usate il buon senso; se leggete un elenco chilometrico di additivi può significare sia che la miscela di partenza era di scarso valore sia che l’alimento è oggettivamente di alto valore nutritivo. Questo quindi lo si deduce dalle poche regole che abbiamo consigliato.

 

CONSERVANTI E ANTIOSSIDANTI

 

Questa categoria di sostanze viene usata intenzionalmente dall’industria alimentare e serve per la preparazione, il successivo mantenimento e stoccaggio del cibo: non sono abitualmente usate come alimento ma di fatto poi ne fanno parte. A volte non sono specificate ed è solo scritta in etichetta la parola “conservanti”. Qui solo un breve cenno agli antiossidanti anche se tutto l’argomento è importante. Sono usati per conservare il cibo soprattutto se contiene farine (in particolare quella di pesce che si deteriora molto facilmente) e per evitare l’irrancidimento dei grassi aggiunti che, come è stato detto, devono essere di origine animale. Sono senz’altro da preferire gli antiossidanti naturali come la vit. E (indicata anche con E306), mentre sono da evitare gli antiossidanti sintetici BHA (E320), BHT (E321) ed “E” (E324).

AROMATIZZANTI / APPETIZZANTI

Altra grande classe è quella degli aromatizzanti ed appetizzanti che vengono aggiunti per rendere appetibili croccantini e cibo umido: inutile dire che sarebbe meglio se non ci fossero! A volte non sono riportati in etichetta e ce ne accorgiamo solo dall’odore emanato dal cibo perché le miscele e pre-miscele che li contengono possono, secondo il regolamento CE del 2002, non essere dichiarate in etichetta per tutelare l’azienda produttrice ed evitare che vengano copiate. Nel 2011 è stata ribadita la tutela del segreto della ricetta. Anche in questo caso ci vuole solo buon senso: se sentiamo un odore eccessivo o vediamo che i nostri mici si impuntano prediligendo una marca a scapito di altre qualche domanda ce la dobbiamo fare e trovare un compromesso accettabile tra quello che vogliono mangiare e quello che dovrebbero mangiare.

 

COMPOSIZIONE ANALITICA

 

In pratica è un riassunto degli ingredienti a cui fare riferimento solo dopo aver valutato la qualità degli ingredienti: ci dà alcune preziose informazioni che riguardano il contenuto in proteine, grassi, fibre, ceneri ed additivi nutrizionali (oltre all'umidità). Il cibo secco contiene generalmente molte proteine, grassi e ceneri (ovvero i minerali), insomma è iper-nutriente e potrebbe affaticare le vie urinarie nei soggetti predisposti, mentre l'umido è alimento più equilibrato. La dieta va calibrata per bilanciare questi apporti, somministrando più umido che secco, in ragione di 4 parti su 5. Preferire il cibo umido significa evidentemente somministrare un alimento più naturale, semplice e in definitiva adatto.

 

MA QUANTO MANGIANO QUESTI GATTI ...?

 

Qui invaderemmo il campo che ci siamo ripromessi di non invadere, quello che spetta a veterinari e nutrizionisti, ma un piccolo accenno va fatto perché spesso sulle confezioni si trovano indicazioni sulla quantità giornaliera ideale da somministrare al gatto in base al suo peso, senza ulteriori precauzioni. A noi non sembra una cosa di buon senso accomunare i gatti sotto questo punto di vista: come gli uomini anche loro sono tutti diversi tra loro, sia per fisionomia che per stile di vita e carattere e quindi vi invitiamo ad osservare attentamente il vostro micio per capire quale regime alimentare adottare.

Infine ricordate che... la salute del nostro gatto dipende in gran parte da quello che scegliamo per lui !


 



 

Federico Arrigoni

Architetto nella vita, si è scoperto grande appassionato di gatti da quando ha accolto Kyra, la sua norvegese pazzerella. Sostiene diverse cause per la tutela dei gatti abbandonati.


 

Marina Profili

Farmacista, ma soprattutto dedita alla salute fisica dei suoi gatti ed al loro benessere tramite lo stile di vita che conducono.


 


 

Un ringraziamento a Marco Galli, “il fotografo dei gatti”, per averci concesso l'uso delle fotografie che corredano la guida

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